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La grande stagione delle bocce. I complimenti di Pancalli a De Sanctis
Il Centro Tecnico Federale di Roma si appresta a diventare teatro di due prestigiosi eventi internazionali: il World Boccia Intercontinental Challenger, gara propedeutica per le Paralimpiadi di Parigi 2024, alle quali spera di partecipare la Federazione Italiana Bocce con qualche azzurro (sarebbe la prima volta, ndr), e la prima edizione dei Mondiali giovanili della Raffa maschili e femminili. Per entrambe le manifestazioni, in programma rispettivamente dal 6 al 14 e dal 19 al 24 settembre 2020, la casa delle Bocce del Torrino ospiterà più di 20 nazioni provenienti da tutto il mondo. La presentazione degli eventi si è tenuta oggi, al Salone d'Onore del Coni di Roma. Nel corso della manifestazione sono intervenuti, tra gli altri, Giovanni Malagò, presidente del CONI, Luca Pancalli, presidente del CIP, Alessandro Onorato, Assessore con Delega allo Sport, Mutlu Turkmen, presidente CBI, Riccardo Milana, Segretario Generale FIB, Roberto Tavani, delegato allo sport della Regione Lazio ed Adriana Bonifacino, Consigliere di Amministrazione Sport e Salute.
"De Sanctis ha le bocce nel sangue, sono il suo DNA, avendo una formazione genetica familiare con lo sport nelle vene - ha affermato il presidente del CONI, Giovanni Malagò - La passione per questa affascinante disciplina sportiva l'ha ereditata dal padre e merito del presidente Marco Giunio De Sanctis è stato quello di aver trasformato la FIB in un unicum nel panorama sportivo nazionale. Parliamo di una disciplina 'first class', grazie all'impulso dato al movimento da De Sanctis e dal Consiglio federale. I numeri sono chiari e, poi, le bocce sono la disciplina, insieme all'equitazione, in grado di favorire lo scambio intergenerazionale. Prossimo obiettivo deve essere quello di trovare spazio nel programma dei Giochi Olimpici".
"Ciò che apprezzo del mondo boccistico è il coinvolgimento tra generazioni - le parole del presidente del CIP, Luca Pancalli - Vedere, oggi, questi ragazzi con la maglia azzurra mi riempie il cuore, perché l'azzurro delle bocce è uguale all'azzurro delle altre discipline sportive. La FIB, con De Sanctis, ha intrapreso questo percorso, non solo sportivo, ma anche politico, finalizzato a dare eguale dignità all'intero movimento rispetto al contesto sportivo nazionale. A settembre, inoltre, oltre ai giovani della Raffa, avremo modo di vedere all'opera gli azzurri della Boccia Paralimpica, disciplina che dà ai disabili gravi grandi opportunità inclusive. La speranza è vedere qualche azzurro della Boccia a Parigi 2024".
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